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Le Residenze Reali del Piemonte, proclamate «Patrimonio dell'Umanità» dall'Unesco nel 1997, riconoscono la loro matrice in quella «corona di delitie» intorno a Torino descritta dall'architetto Amedeo di Castellamonte nel 1679, e rivivono oggi nella caleidoscopica immagine che il volume propone. A partire dal centro, con il Palazzo Reale che si dilata negli edifici di governo della «zona di comando», la descrizione si apre alle Residenze di loisir costruite per iniziativa della dinastia dei Savoia intorno alla capitale fin dalla metà del Cinquecento. Multiformi e variegati scenari di fabbriche e giardini si susseguono in un percorso ideale, nel progressivo dilatarsi nel tempo e nello spazio. Ville fluviali, vigne collinari, sedi venatorie e castelli trasformati in maisons de plaisance sono illustrati dal ricco apparato fotografico e dai testi di studiosi e responsabili ai quali in questi anni è stata affidata la cura, il progetto, la gestione e il restauro di questo straordinario sistema territoriale barocco di rilevanza europea, leggibile attraverso il lessico dell'architettura e dell'arte che concorre a definire l'identità anche culturale dell'oggi.